Quali investimenti effettuati con il denaro di un conto secretato mediante scudo fiscale permettono di mantenere l’anonimato?

La regola maestra è che gli investimenti pre-tassati permettono di mantenere l’anonimato. E’ quindi necessario procedere ad investimenti che generino proventi soggetti a ritenuta d’imposta o imposta sostitutiva.

Altri tipi d’investimento (es. partecipazioni qualificate italiane) generano redditi da indicare nella dichiarazione fiscale del proprietario persona fisica, il quale è tenuto a liquidare l’imposta perdendo l’anonimato.

I redditi generati da tali investimenti – non assoggettati a ritenuta d’imposta o imposta sostitutiva da parte dell’intermediario – qualora accreditati su un conto corrente secretato fanno sì che quest’ultimo perda il regime di riservatezza.