Gentile Avvocato, recentemente ho ricebuto più di una multa per essere io passata sotto le telecamere dell’ecopass in Corso Magenta in Milano. Un paio le ho già pagate, sulle altre vorrei aspettare perchè ho sentito sui mezzi di informazione che il Comune di Milano intenderebbe procedere ad una sanatoria per gli accessi ai varchi riservati ai mezzi pubblici. Cosa mi consiglia di fare? (Nunzia, Milano)
Cara Nunzia, per ciò che concerne le infrazioni che hai già provveduto a saldare, non si può più fare nulla purtroppo, nessun ricorso né al Prefetto né davanti al Giudice di Pace: entro 60 giorni dalla notifica del verbale si deve scegliere quale strumento di tutela è preferibile, se quello cd. giustiziale gerarchico ovvero quello giurisdizionale. Qualora si fosse saldato l’importo elevato e non si fosse proposto opposizione, rimarrebbe solamente mettersi l’animo in pace.
Sulle sanzioni non ancora regolarizzate, occorre valutare con giudizio. Innanzitutto, non bisogna prestare attenzione alle periodiche “voci” che vorrebbero imminente una sorta di sanatoria predisposta dal Comune di Milano per ovviare ai disagi cagionati dall’intasamento delle aule del Giudice di Pace per via dell’enorme mole di ricorsi; semmai, l’unico termine giuridico appropriato in questa vicenda sarebbe quello di “autotutela”: provvedimento di secondo grado con cui la P.A. rimuove gli effetti di un proprio precedente atto ad efficacia esterna. Tuttavia, anche in questo caso, un ricorso è d’uopo: consulta un legale oppure predisponilo tu stessa reperendo in rete i modelli (opzione rischiosa e da me sconsigliata).
Posso certamente affermare che le infrazioni contestate fino a che nei ccdd. varchi riservati era presente il segnale verticale di divieto di transito e NON di accesso hanno un’alta probabilità di venir rimosse dalla stessa P.A. in sede di autotutela ovvero con sentenza del GdP/provvedimento prefettizio.