Una recente sentenza del Tribunale di Catania (4/12/2008) ha stabilito che l’esonero delle spese straordinarie per il figlio minore scatti se e solo se la pronuncia giudiziale l’abbia esplicitamente previsto. Se non vi è alcuna deliberazione in merito, tali esborsi si ripartiscono tra padre e madre nella misura del 50% l’uno (in aggiunta alla contribuzione ordinaria).
Il giudice catanese accede all’orientamento giurisprudenziale maggioritario, in base al quale devono essere concordate tra i genitori solo le questioni di maggiore interesse, non invece le spese straordinarie qualora non coincidenti con le prime. La Cassazione (cfr. n. 26570/07), in tema di visite odontoiatriche per finalità estetiche, aveva indicato che queste rientrassero tra le decisioni di maggiore momento, dato che il loro imperfetto esito avrebbe potuto danneggiare la psiche del minore: si negò quindi all’epoca il rimborso alla madre poichè quest’ultima aveva assunto da sola tale decisione.
Il giudice etneo, nell’arresto de quo, sostiene che la rimborsabilità delle spese straordinarie ccdd. “semplici” (id est non comprese nel cd. “assegno” e non implicanti decisioni di maggior interesse) unilateralmente prese da parte di un genitore (senza l’assenso dell’altro, sia espresso che tacito) vada rimessa caso per caso al Giudice.
In merito a cosa debba intendersi per “spese straordinarie”, va notato che esse debbano essere connotate dal requisito dell’imprevedibilità che non ne consenta l’inserimento nell’assegno mensile, il quale copre il “primum vivere” della vita di tutti i giorni.
Ad excludendum, in tale concetto vanno ricomprese le spese differenti dal mantenimento ordinario, nel cui alveo rientrano quelle alimentari, di igiene, di vestiario, di ricreazione, di regali, spostamenti urbani ed acquisto di libri.
Con particolare riguardo all’ambito medico, si devono ritenere ordinari gli esborsi relativi ad una routinaria visita pediatrica di controllo, all’acquisto di medicinali da banco, allorchè sono straordinarie tutte le altre, quali ad esempio visite e cure specialistiche.