Anche da un matrimonio di qualche giorno può derivare alla ex moglie il diritto di ricevere l’assegno divorzile vòlto a conservare lo stesso tenore di vita goduto in costanza del medesimo.
Questo è quanto sostenuto dalla Cassazione con sentenza n. 2721 del 4/2/2009. In primo grado, la ex moglie non aveva ottenuto alcun assegno, poichè – secondo il Giudice – il consorzio era durato troppo poco. In appello, la donna riusciva tuttavia ad ottenere assegno di € 250 mensili. Proponeva quindi ricorso in Cassazione il marito, il quale ha tentato di contestare l’onere impostogli, considerato ottenuto solo per fini utilitaristici e quale arricchimento senza causa.
La Suprema Corte, con l’arresto appena citato, conferma piena ragione alle tesi della ex moglie, per l’evidente disparità reddituale tra i coniugi e per il deterioramento del tenore di vita subìto dalla consorte dopo la fine del sodalizio.
In poche parole, la fugace durata del matrimonio non impedisce di riconoscere l’assegno di mantenimento, il cui importo – tuttavia – sarà parametrato alla limitata durata delle nozze.