Se il fumo di sigarette che proviene dal bar sotto casa è a tal punto molesto da causare un radicale cambiamento di vita, gli abitanti del piano di sopra possono chiedere un risarcimento, da liquidarsi a titolo di danno non patrimoniale.
La Cassazione (III sez., n. 7875/2009) ha dato ragione ad una famglia di Firenze, la quale era obbligata a convivere tutto il giorno con le immissioni nocive di un impianto di aerazione di un pubblico esercizio del centro storico. Conseguenza? Bar condannato a risarcire al privato € 10.000, oltre alle spese processuali.
Il caso rappresenta certamente un precedente notevole ed importante per le migliaia di casi di difficili rapporti di vicinanza tra residenze ed esercizi pubblici.