Gentile Avv. Ciucio, sono un medico che esercita a Milano senza dipendenti né beni ammortizzabili ad eccezione di un tele-fax e di un computer. Posso chiedere il rimborso dell’irap da me sempre regolarmente versata? In caso di risposta affermativa, può cortesemente indicarmi gli anni che sono oggetto di possibile recupero irap? Grazie (A., via mail)

Certamente sì, il medico cd. condotto che esercita la propria attività senza collaboratori ovvero dipendenti, con un impianto di beni ammortizzabili ridotto all’essenziale (gli oramai classici fax, computer e stampante) – o quanto meno non esorbitante in relazione all’attività da lavoro autonomo – può recuperare dall’Agenzia delle Entrate di propria competenza e dalla Regione l’irap versata, e questo sulla falsariga di una consolidata giurisprudenza della Cassazione Civile – Sez. tributaria che ha raggiunto l’acme nel cd. “irap day” della primavera ’07. Il periodo oggetto di richiesta è quello di 48 mesi (retroattivi) dalla data in cui il contribuente esperisce il procedimento descritto.

Si tenga presente, tuttavia, che verosimilmente il tutto finirà sui tavoli dei Giudici della Commissione Tributaria di competenza territoriale, poichè l’AGE difficilmente concederà sine bello il quantum azionato. E’ pertanto corretto consigliare di verificare se l’importo di cui si chiede la restituzione sia consistente almeno per il pagamento della parcella legale, considerata la “prassi” usuale del Giudice Tributario di compensare le spese tra le parti. Questo si traduce nel fatto che sarà il cliente a corrispondere gli onorari al proprio difensore, il quale, qualora non si sia ex ante giunti ad un accordo su una percentuale a quest’ultimo spettante sul recuperato, potrà certamente redigere parcella seguendo la cd. tariffa forense.

Attenzione, quindi: la mera letterina all’AGE ed alla Regione non costituisce ex se unico incombente per riavere i soldi versati, come consigliano molti “surfisti del diritto”. Vi è da mettere in debito conto anche l’assai probabile azione in giudizio avanti alla Commissione Tributaria, con i costi e le spese che ne derivano. E’ consigliabile quindi parlare bene e chiaro con il proprio avvocato per ciò che concerne queste ultime voci nonchè gli onorari legali.