La Cassazione – sentenza n. 27414/09 – ha compiuto un revirement di non poco momento in tema di passaggio col rosso “immortalato” dalle fotografie degli apparecchi di controllo: se deficita la contestazione immediata dell’infrazione, il verbale può essere annullato. I famigerati “photored” senza agenti accertatori quindi potrebbero essere inutili.
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Gentile Avv., ho ricevuto il 23.12.09 un verbale d’accertamento infrazione art. 146 C.S. per passaggio con rosso a Milano nel famigerato sottopassaggio V.le Certosa/Vle Monte Ceneri, immortalato dal rilevatore Traffiphot III SR-Photor &V: E. 211 di multa + 6 punti decurtazione. Alla luce della sent. n. 27414/09 che Lei gentilmente pubblica avrei delle possibilità in caso di ricorso al G di P.? Ho anche letto le Sue considerazioni nel blog di Marzo 2009 nel quale fa rilevare, con grande sincerità, che le speranze sono pochissime. Considerando anche che risiedo nella provincia di Taranto, cosa mi conviene fare? La ringrazio tantissimo del consiglio spassionato che vorrà fornirmi. Cordiali saluti. Gaetano Corona
Gentile Gaetano,
mi verrebbe da dire proprio un “eh!”. Certamente una sentenza di Cassazione (consideri che non è a Sezioni Unite) non potrà dare la certezza che una successiva decisione sia sulla falsariga della precedente (per la verità, capita anche che le stesse SSUU siano sconfessate successivamente…).
La sua posizione poi è particolare, considerato che risiede lontano e che l’autorità competente – sia prefettizia che giurisdizionale – è in Milano.
Dovrà decidere lei; certamente un buon legale non potrà che dirle che l’esito è incerto: dipenderà tutto dalla volontà dei giudici di merito di seguire o meno la sentenza 27414/09 della Suprema Corte. Ovviamente, è ancora presto per fornire stime attendibili, anche se una breccia è stata aperta.
Non volendo considerare quest’ultima (con relativa impugnazione al Giudice di Pace), l’unica chance è rappresentata dall’iter innanzi al Prefetto confidando nella enorme mole di lavoro di quest’ultimo, col rischio – tuttavia – di vedersi raddoppiata la sanzione in caso di non accoglimento del ricorso.
Gentile Avvocato Ciucio, grazie della sincera risposta. Al proposito desideravo comunque far presente, sempre rafforzando la tesi della Corte Cost., che la direttiva del Ministro Maroni del 14 agosto 2009, nella parte II, al paragrafo 3, chiarisce che il decreto del Prefetto deve opportunamente motivare se la strada, così individuata per la collocazione di dispositivi di controllo, risponda al criterio relativo ad “un elevato livello di incidentalità” oppure a quello della “documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata”: infatti la norma vigente “intende favorire un impiego diffuso della tecnologia non esclusivamente a fini sanzionatori, ma in modo funzionale e coerente con l’obbiettivo di ridurre drasticamente gli incidenti stradali”.
Grazie dell’ospitalità e Buon Anno Nuovo.
Gaetano Corona
Gentile Gaetano, ovviamente è utile e coerente la sua precisazione, anche a disposizione degli utenti di questo blog-forum. Vorrà solo scusarmi se ho dovuto stralciare l’ultima parte del suo commento; purtroppo non tutto quello che si pensa è possibile pubblicarlo..
Nel merito, beh, quella via (Monteceneri) è effettivamente molto trafficata in Milano (lo dimostra anche il fatto che sia stato costruito un esteticamente discutibile cavalcavia): vi è anche un po’ prima di Viale Certosa l’imbocco per l’arteria autostradale Torino-Venezia (A4) e Milano-Laghi (A9), con presenza di altro Photored tra i primi in Italia – così pare – per elevazione di multe (sanzioni).