Gentile Avv. Ciucio, mio marito ha intenzione di iscrivere mia figlia ad una scuola privata poichè è innervosito dalle continue manifestazioni ed occupazioni contro la cd. riforma Gelmini; teme che questo crei un danno alla formazione ed all’educazione di un’adolescente. Io – a dire la verità – non sono d’accordo, la ragazza è già al secondo anno di un liceo classico statale e non vedo il motivo per cui debba lasciare amici, insegnanti ed un istituto scolastico di prestigio. Nel caso sorgessero problemi in merito al pagamento della retta, ne sarei anche io onerata? Grazie (Ermelinda, via mail)
Cara Ermelinda, il principio in base al quale SOLTANTO il coniuge che ha contratto l’obbligazione risponde del debito che ne sorge è calzante anche in relazione all’obbligo che uno dei genitori ha nei confronti della scuola privata allorchè quest’ultimo vi abbia iscritto il figlio.
La Corte di Cassazione, più volte intervenuta sul tema, sostiene che NON si possa in questo caso – a prescindere dal regime patrimoniale scelto dai coniugi – chiamare in causa l’altro genitore, poichè frequentare una scuola privata, a differenza di quella statale pubblica – NON è un bisogno primario. Cordiali saluti