E’ introdotto nel codice penale il reato di “atti persecutori”, cd. stalking: esso riguarda le molestie insistenti e scatta allorchè vi è una ripetitività di azioni contro una persona.

   La pena è della reclusione da 6 mesi a 4 anni. L’azione penale è procedibile a querela della persona offesa, la quale ha 6 mesi di tempo per presentare denuncia-querela all’Autorità. Tuttavia, qualora il soggetto passivo del reato sia un minore o un disabile, il magistrato può procedere d’ufficio.

   Nel periodo che intercorre tra il comportamento vessatorio e la presentazione della querela da parte della persona offesa, questa può chiedere al Questore l’emissione di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta; qualora il soggetto – già avvertito – commetta il reato de quo, la pena è aumentata. Il giudice può prescrivere all’imputato il divieto di avvicinarsi aimluoghi che il soggetto passivo frequenta abitualmente.