Revirement della Cassazione sulla falsa fatturazione.

E’ onere del Fisco provare che l’operazione commerciale, documentata dalla fattura, in realtà non è mai stata posta in essere.

Lo ha stabilito la Suprema corte che, con la sentenza n. 21317 del 6 ottobre 2009, ha segnato sul fronte fatture un’altra oscillazione giurisprudenziale.

In particolare, secondo il Palazzaccio, “in tema di accertamento delle imposte sui redditi, nella ipotesi di costi documentati da fatture che l’amministrazione finanziaria ritenga relative ad operazioni inesistenti, non spetta al contribuente provare che l’operazione è effettiva, ma spetta all\’amministrazione che adduce la falsità del documento e, quindi, l’esistenza di un maggiore imponibile, provare che l’operazione commerciale, documentata dalla fattura, in realtà non è stata mai posta in essere“.

Solo a gennaio di quest’anno un altro Collegio degli Ermellini aveva invece posto a carico del contribuente l’onere della prova dell’esistenza delle operazioni commerciali fatturate, ritenendo fra l’altro insufficiente da parte del contribuente la sola dimostrazione dei mezzi di pagamento.